Un incantevole percorso con il Trenino del Bernina


Mese di maggio, tempo variabile, gita stupenda… Tempo variabile perchè? Per il cambiamento di altitudine dalla partenza all’arrivo, con un trenino rosso che fa sognare. Prati, colline, torrenti, montagne, laghi, vette innevate, tutto ciò mi rimarrà sempre impresso nella mente, come una delle più belle cartoline di viaggio.

Il Trenino Rosso del Bernina, da Tirano a St. Moritz, attraverso paesaggi stupendi. Cosa si può volere di più da una gita giornaliera in piena primavera?

Da Tirano il trenino comincia ad inerpicarsi, appena superato un viadotto elicoidale mozzafiato, da cui fare le foto ferme è quasi impossibile. Si prende velocità, per salire senza cremagliera, questo va specificato, dai 429 metri di Tirano ai 2.253 metri dell’Ospizio Bernina, per poi ridiscendere nella vallata dell’Alta Engadina e quindi nella moderna stazione di St. Moritz.

Tirano e il suo Santuario

Tabellone con orario di partenza del Trenino Rosso

Le carrozze vivaci del Trenino del Bernina

Viadotto elicoidale – ingresso e inizio della salita

Fotografando la salita rapida

Un bel paesaggio con prati verdi e fioriti

Ecco qui, saliti a bordo, incantati a guardare la cartina del percorso disegnata sui tavolini, per sognare la prossima fermata, la prossima meraviglia tutta da ammirare. Il vagone comodo, con persone entusiaste in trepidazione, è adatto a questo tipo di escursione. Il treno inizia a sfidare la gravità salendo sempre di più, passando da un paesaggio all’altro in men che non si dica, lasciando a bocca aperta.

Il percorso disegnato sui tavolini del trenino

Prati fioriti

La vegetazione si fa più fitta

Si arriva presto a Poschiavo, con il suo bellissimo laghetto, bello sia con il freddo, che con il caldo, a mio parere. Questo bel paese ha davvero tutto quello che serve per incantare i passeggeri come noi, seduti a guardare, o in piedi a fotografare. Io di solito sono quella in piedi a fotografare, infatti qui come si può non scattare una successione di immagini bellissime!!! Si sale ancora, passano gallerie, viadotti da vertigine, laghetti, alberi fitti… In treno si chiacchiera, ci si diverte, non manca nulla. L’aria si fa sempre più fredda perchè ci si avvicina a quota 2.000 metri… Ecco la neve, quella protagonista incontrastata di questi angoli di montagna, che anche in primavera ed estate ammalia con il bianco delle vette e l’aria pungente. Davanti ai finestrini ad un certo punto appare il Lago Bianco, una diga ad alta quota ai piedi del ghiacciaio Piz Cambrena. Poco distante il Lago Nero, di origine naturale ed infatti chiamato così per le sue acque più scure, tipiche dei laghetti di montagna circondati dalla neve quasi perenne. La stazione Ospizio Bernina è davvero particolare, con molte fotografie d’epoca che ricordano la storia del luogo e di questa meravigliosa linea ferroviaria a scartamento ridotto.

Verso Poschiavo

Il Lago di Poschiavo

L’incantevole lago con le sue tonalità di verde

Casette dopo Poschiavo

Il trenino comincia ad inerpicarsi verso le montagne

Una delle numerose gallerie

Il magnifico Lago Nero innevato

Indicazioni per l’Ospizio Bernina

Il trenino nella neve

Un altro sogno… La fermata Bernina Diavolezza, ai piedi dell’omonimo severo monte… Il Diavolezza è per sciatori, appassionati di trekking ad alta quota, snowboarder… Un paesaggio incantato, da ammirare in silenzio. Osservando queste meraviglie, viene voglia di organizzare una vacanza in ognuno dei luoghi toccati dal percorso ferroviario, per conoscere meglio i segreti di questo bellissimo angolo di Svizzera.

Dal finestrino si intravede la fermata di Morteratsch, la lingua del ghiacciaio Bernina. Paesaggio malinconico, innevato, solitario. Sembra un ambiente adatto alla meditazione, per rilassarsi dopo lo stress di tutti i giorni. Pace e tranquillità qui sono le uniche cose da apprezzare e vivere.

Paesaggio innevato tra Ospizio Bernina e Diavolezza

Paesaggio innevato nei pressi di Morteratsch

Ancora neve e vette imponenti

Si scende ancora per arrivare a Pontresina e intravedere ancora un bel nucleo di case, circondate da prati verdi e montagne, che ormai sono più basse di quelle appena passate. Il trenino scorre ancora tra il verde della vegetazione e i colori della vita quotidiana… Si torna pian piano nella civiltà. Per fermarsi e scendere dal treno con gli occhi ancora lucidi ed emozionati a St. Moritz, bella e moderna cittadina adagiata su un incantevole lago.

Trenino esce dalla galleria di St. Moritz

Case a St. Moritz

Un cartello della stazione di St. Moritz

La visita del centro è molto carina, da fare assolutamente una volta arrivati qui, passeggiando tranquillamente nelle sue viuzze prima di fare un po’ di shopping o semplicemente prima di ammirare le deliziose vetrine. Chiesette, case tipiche, hotel imponenti, fanno di questa stazione climatica una vera e propria perla dell’Engadina. Dopo un buon pranzo e una piacevole camminata tra le vie lastricate, è bello dirigersi verso il lago ed ammirare il panorama, da una riva all’altra. Il vento a volte infastidisce, però il fascino rimane ineguagliabile. Tenere papere e bellissimi cigni si sono stabiliti qui, in questo magico angolo svizzero.

Una delle lussuose vetrine del centro

Passaggio coperto del centro

Uno dei bellissimi hotel

Il lago di St. Moritz ancora ghiacciato in primavera

Lago e paesaggio mozzafiato

Lago e montagne innevate

E’ giunta l’ora di tornare, scendendo in pullman attraverso il passo del Maloja, con strade tortuose e super panoramiche. Dopo questa esperienza, la natura entra nel cuore e non lo lascia più… Il Trenino del Bernina ha fatto centro, insieme a lui la verde Svizzera!!!

Le curve del passo del Maloja in pullman

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