La nostra avventura all’Expo, è iniziata davvero alla grande!!! Un universo di padiglioni si stende sotto i nostri occhi, curiosi e affascinati. Non immaginavo che questa esposizione fosse così grande, immensa, interessante. Tanto è vero che la “passeggiata” alla scoperta del cibo nel mondo è durata circa 11 lunghissime ore…
Compriamo subito il passaporto appena all’ingresso, nel negozio dell’OVS. Il passaporto che conterrà i timbri dei Paesi del mondo visitati, vissuti con intensità attraverso il percorso del cibo, dell’importanza di esso sul nostro pianeta, che è sempre più fragile. La sapiente gestione delle risorse è spiegata in modi diversi in ogni padiglione, con più o meno cura. Con tanta gente è difficile poter visitare tutto, alcune code interminabili ci hanno fatto optare per un futuro ritorno all’Expo, non possiamo tralasciare alcune visite che non abbiamo potuto fare in giornata.
Iniziamo con la Repubblica Ceca, con un percorso sensoriale nella foresta, per poi andare in Bahrain e vedere cosa si può coltivare in terre calde e deserte. Ci aspetta l’Olanda, con i suoi deliziosi formaggi… E poi la Slovenia, con una passerella fatta di sale, dove immergere i piedi e camminare; la Svizzera con formaggi e cioccolato.
Entriamo in Ecuador per una visita guidata, attraverso le quattro regioni geografiche di questo piccolo stato sudamericano. Incredibile e molto vario, ci affascina anche con le immagini in computergrafica.
Ci aspetta poi il cluster dei cereali e tuberi, dove sono raggruppati vari Paesi. La Bolivia, terra di Ande e folclore, il Venezuela con la sua capacità di rinnovarsi, il Mozambico, il Togo, il Congo, lo Zimbabwe solo per fare alcuni esempi. Un mondo di cereali e tuberi appunto, con diverse sfumature e diversi tipi da noi poco conosciuti. Una bella lezione!!!
Ecco poi uno dei padiglioni più spettacolari dell’Expo, a mio parere: l’Iran!!! Un ingresso meraviglioso, con vasi di erbe coltivate sapientemente, un soffitto a dir poco psichedelico e un percorso sul cibo che nulla lascia all’immaginazione. Vi dirò, i Paesi arabi sono forse quelli che affascinano di più, per la loro perfetta organizzazione e la loro varietà. Lì le cose si fanno in grande!!!
Tocca agli Stati Uniti, con un padiglione semplice ma interessante, poi alla mia amatissima Turchia. Sapete che nel 2016 ci sarà l’Expo ad Antalya dedicato all’ortocultura? Direi una bellissima candidata per una bellissima esposizione!!! Il padiglione della Turchia è molto affascinante, trasporta proprio nell’atmosfera mediorientale tanto leggendaria…
Continuando il nostro percorso, il richiamo verso il Marocco è forte. Il padiglione è veramente bello ed emozionante… Piantagioni di agrumi, varie spezie, piante medicali e commestibili, tutto immerso nell’atmosfera del Sahara, con piante da dattero e palme disegnate al muro e tante rappresentazioni visive sulle pareti. Una vera favola dall’aspetto arabeggiante!!! E si prosegue con il Qatar, altra meraviglia, di lusso e cibo particolare. Un banchetto fatto di ricostruzioni di piatti deliziosi che anche se finti fanno venire l’acquolina in bocca, sono il preludio alle piccole botteghe qui rappresentate, appena all’esterno dello stand. Qui si può vedere la vita quotidiana di chi, in questo Paese, dedica la sua passione al cibo e alla sua preservazione.
L’Oman, altra meraviglia, altra scoperta. E’ bello sapere che anche in posti aridi e caldi come questo, esiste la possibilità di far crescere coltivazioni e di procurarsi il cibo. Le usanze sono particolari ed affascinanti. Colori, profumi, aromi, non manca niente.
Si passa dalle terre calde alla Russia, con i suoi cereali e la sua famosissima vodka. Il padiglione è molto rappresentativo, con specchi enormi che riflettono le immagini e fanno sembrare tutto così surreale!!!
E’ giunto il momento di visitare altri cluster, raggruppamenti di Paesi in un unico padiglione. E’ così il momento delle isole dei Paesi aridi e dell’area mediterranea. Isole Comore, Madagascar, Maldive…. E poi ancora Palestina, Giordania, Eritrea, Senegal, con i loro colori e le loro tradizioni… Culture più vicine alla nostra si trovano in Tunisia, Egitto, Grecia, Montenegro, Serbia, Albania… E’ tutto una sorpresa, anche nei padiglioni più piccoli!
Vogliamo parlare della nostra Europa??? Ungheria, con le tradizioni magiare e una bella rappresentazione musicale al pianoforte; Spagna, immersa nella scenografia colorata di luci psichedeliche e famosa per le sue deliziose tapas, tanto conosciute nel mondo; Germania, sobria e austera, con una bella passeggiata in alto; Francia, con le birre e i vini d’Oltralpe, oltre a una miriade di coltivazioni; Romania, terra che ha saputo evolversi e rendersi al passo con i tempi…
Arriva la sera, il dopocena, ancora non abbiamo scoperto tutti i padiglioni. Giappone ed Emirati Arabi avevano file di due ore, ma noi non ci arrendiamo, ci sarà la seconda volta e se non fosse sufficiente, anche la terza. Con gli occhi puntati verso l’alto, però, l’emozione si fa strada. Il magnifico albero della vita, con i suoi colori e la musica che lo avvolge, lascia senza parole, senza fiato. Una lacrima agli occhi? Anche quello è possibile, dopo questo spettacolo travolgente.
Con meraviglia e sorpresa, è giunta l’ora di tornare a casa, con un solo pensiero in testa. EXPO, CI RIVEDREMO PRESTO!!!
I PAESI VISITATI: REPUBBLICA CECA, BAHRAIN, OLANDA, SLOVENIA, SVIZZERA, RUSSIA, ECUADOR, TUNISIA, ISOLE COMORE, BOLIVIA, TOGO, INDONESIA, VENEZUELA, MOZAMBICO, ZIMBABWE, CONGO, HAITI, IRAN, USA, QATAR, TURCHIA, MAROCCO, TURKMENISTAN, OMAN, ERITREA, SENEGAL, GIORDANIA, PALESTINA, MADAGASCAR, GUINEA BISSAU, COREA DEL NORD, MALTA, MALDIVE, EGITTO, GRECIA, MONTENEGRO, SERBIA, ALBANIA, SPAGNA, GERMANIA, UNGHERIA, SANTA SEDE, FRANCIA, ROMANIA, ISRAELE.